Ognuno vive le cose in modi diversi: nessuno farà mai la stessa descrizione di una persona, un luogo, un’esperienza, perché la percezione del mondo è soggettiva.
È il 13 Dicembre, fa tanto freddo, ma la 3G accompagnata dal prof. Iacovino ha deciso di sfidare il gelo e intraprendere una passeggiata per la città.
Vi chiederete: ma se ci vivi non la conosci già?
Io sì, ma come la vive e la conosce una ragazza nigeriana immigrata qui con la sua famiglia 22 anni fa?
Arriviamo al punto di incontro, la Pilotta, e troviamo Jennifer, una ragazza gioiosa dell’associazione Kwa Dunia, piena di vita che quasi ne trasmette un po’ anche a noi, morti dal freddo.
E’ l’inizio di una breve passeggiata che ci farà vivere i luoghi più famosi di Parma descrivendoli da due punti di vista: storico ed etnografico; infatti ogni piazza, strada, parco può essere un punto di incontro tra culture diverse, molto lontane tra loro.
Fin da subito capisco che è molto fiera delle sue origini e tra un racconto di un luogo e l’altro ci porta un po’ della sua terra, fatta di gente povera, ma ricca dentro, facendoci ballare al ritmo di un bizzarro strumento costituito da un corpo in zucca avvolto da perline che emettono un suono festoso, quando sono scosse.
Questo “viaggio” mi ha fatto scoprire un luogo che non conoscevo:
l’Art-Lab in Oltretorrente, dove si svolgono attività politiche e culturali, corsi di ballo come capoeira e balli latini. La struttura fa da casa alle persone che sono in attesa per l’assegnazione di case popolari.
La passeggiata ha toccato i seguenti punti: Pilotta, Parco Ducale, Art Lab, Ospedale vecchio, Piazzale Picelli, terminando in piazza Ghiaia.
E’ stata un’esperienza che mi ha arricchita molto, ho scoperto e riscoperto la mia città e ho compreso la distinzione tra due termini, ovvero multiculturalismo e interculturalismo: il primo indica società in cui convivono culture diverse, mentre il secondo si riferisce allo scambio tra gruppi culturali diversi all’interno di una società.
Tra l’uno e l’altro c’è una piccola, ma significativa differenza ovvero lo scambio: io ti dono ciò che conosco e tu doni a me ciò che conosci, in questo modo si scoprono cose nuove e ci si arricchisce reciprocamente.
Nella nostra città ci sono molti luoghi multiculturali, tuttavia avremmo bisogno di occasioni per creare momenti interculturali: scambio di esperienze, conoscenze, usi e costumi differenti.
Per descrivervi al meglio quest’esperienza vorrei citare Marcel Proust: “Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi”.
By Sofia Tezza
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