Il lungo itinerario in pullman, il clima rigido e pungente della Svizzera, le vette imbiancate dall’inverno alpino e le piacevoli visite a Chamonix, Ginevra e Aosta: il viaggio d’istruzione della 3F, avvenuto tra il 18 e il 20 gennaio 2024, si è svolto in uno scenario davvero suggestivo. La meta principale della gita è stata l’Istituto di ricerca CERN di Ginevra (Conseil Européen pour la Recherche Nucléaire).
Accompagnati dal fisico nucleare Roberto Ferrari, ricercatore dell’INFN di Pavia (Istituto Nazionale di Fisica Nucleare) e operante al CERN, gli studenti sono venuti a conoscenza dei segreti della fisica delle particelle elementari. La classe, divisa in due gruppi, ha approfondito la storia degli acceleratori attraverso la visione di un video sul Sincrociclotrone: il primo acceleratore costruito nel 1957, ormai in disuso. Il professore, inoltre, ha tenuto una lezione, esponendo agli alunni le principali attività che costituiscono il centro di interesse delle ricerche del CERN: costruzione di acceleratori, conduzione di esperimenti e analisi per strumenti scientifici e medici (per esempio la PET o i raggi X).
In seguito, gli allievi hanno avuto l’opportunità di scoprire il funzionamento dell’acceleratore di particelle più potente e grande esistente sulla Terra: LHC (Large Hadron Collider). Si tratta di una macchina di tipo circolare che accelera due fasci di protoni in direzioni opposte, portandoli alla collisione in quattro punti lungo l’orbita; in corrispondenza dei quattro punti sono situate quattro stazioni sperimentali, luogo in cui si trovano i quattro principali esperimenti: CMS, ATLAS, ALICE, LHCb.
Per aumentare la curiosità dei visitatori più piccoli, il CERN ha inaugurato nell’ottobre 2023 un nuovo centro espositivo dedicato alla divulgazione scientifica, nel quale anche la 3F ha potuto consolidare le sue conoscenze attraverso alcune attività interattive e dinamiche svolte tramite visori di realtà aumentata.
Come ultima tappa, la classe ha raggiunto il CCC (CERN Control Center) dove ha potuto vedere dal vivo la sala di controllo principale dell’istituto. Un particolare insolito ha incuriosito tutti: l’ampia collezione di bottiglie di spumante aperte dopo i grandi successi del centro. Ogni bottiglia conservata simboleggia un passo nella storia della scienza.
Alla fine della mattinata, dopo essere stati nelle sale di controllo, i ragazzi hanno pranzato nella mensa universitaria per i ricercatori e i fisici che lavorano lì, concludendo l’esperienza con un pasto accompagnato da riflessioni sulla visita della giornata.
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