SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE…PARTE DUE!

 

 

 

Ore 8:40 si parte per Reggio Emilia in direzione Luoghi di prevenzione con le professoresse Otello e Paglia. Una volta arrivate presso la struttura, ci accolgono gli operatori di Luoghi di Prevenzione che, dopo i lavori di apertura, ci hanno suddivisi in gruppi misti (tra peer, rappresentanti della consulta provinciale, operatori dell’ente formatore, dell’ausl e docenti) per affrontare la tematica della giornata:  la Prevenzione del disagio adolescenziale.

  formazione peer

La prima attività svolta, consisteva nel scegliere cinque espressioni che si ritengono maggiormente responsabili del disagio giovanile in adolescenza legato a alimentazione, alcol, fumo, sedentarietà, stress e sessualità. Ognuno di noi ha scelto le cinque espressioni più rappresentative tra tante possibili espressioni. Dopo la scelta, è seguito un momento di condivisione nel gruppo.

Abbiamo proseguito l’attività annotando su un cartellone quello che di più significativo era emerso e poi, dopo il momento in gruppi separati, il rappresentante di ogni gruppo ha esposto in plenaria quanto emerso. Le tematiche emerse dal mio gruppo si riassumono nelle parole “ educazione” e “umanità”. È emerso che per noi il disagio giovanile oggi, è causato da carenza di umanità e di educazione da parte di alcuni adulti di riferimento, di fronte ai quali spesso, noi ragazzi, ci mostriamo rassegnati e stressati. Vorremmo che gli adulti ci ascoltassero di più a casa e a scuola, che capiscano il nostro disagio emotivo che a volte ci conduce a fare delle scelte sbagliate, come fumare, fare uso di alcol o frequentare compagnie sbagliate. Proviamo disagio quando con gli adulti non riusciamo a parlare di temi di salute come la sessualità, il genere, perché ritenuti tabù. A scuola, noi non siamo soltanto voti, spesso viviamo disagi interiori nell’affrontare la separazione dei nostri genitori, lutti, problemi economici e ideologie bigotte, ma i nostri prof. non immaginano cosa stiamo affrontando, vorremmo essere ascoltati di più.

Dopo queste riflessioni profonde, è seguito il momento del pranzo, momento in cui ci siamo trovati tutti attorno ad un tavolo a condividere il pranzo e le esperienze vissute nei vari gruppi, abbiamo anche suonato il pianoforte e cantato.

Abbiamo poi fatto un gioco all’aperto…brrr che freddo! Abbiamo camminato tutti insieme intorno ad un grande albero, immaginando di camminare sui carboni ardenti, sui sassi, e poi abbiamo immaginato di essere in un bosco ed essere degli alberi, ognuno un proprio albero, e poi di essere in un lago e di essere dei pesci, le nostre prof. erano un salmone e un pesce palla!

Subito dopo il gioco, abbiamo ricostituito i gruppi, e dopo un piccolo brainstorming, ci siamo messi a lavoro su delle attività concrete da realizzare come peer nelle classi. Abbiamo inventato “La tisana dell’empatia” , “Benessere a scuola: SfatiAMO i miti!” e il vaso di Pandora per raccogliere e liberare tutti i nostri disagi. Entro maggio contiamo di realizzare queste attività.

Come peer ci portiamo a casa tante belle emozioni e gli strumenti per alleviare e prevenire il disagio dei nostri compagni a scuola, augurandoci di essere ascoltati come adolescenti e di essere accompagnati verso una cultura della prevenzione di tutte le forme di disagio per promuovere il benessere a scuola, a casa e nella vita.

Ci auguriamo di avere ancora tante occasioni di formazione come questa!

Angelica Zucchi e Giulia Pascariello